“Più volte ho avuto l’impressione
che, quantomeno a livello simbolico,

a livello di similitudine energetica / di Energie Similari

potenziali o operative
in differenti Qui – Ed – Ora ,

in diversi
campi
di possibile
sviluppo
della storia /

in diversi
anfratti
segmentici
di spazio –
tempi

e forse non soltanto
a livello simbolico appunto

che Che Guevara sia una sorta
di Krishna del Kali-yuga . . .

Poco fa mi è tornata in mente
questa allegoria potenzialmente
detentrice di un Significato Karmico Effettivo,

un’immagine dell’Assoluto
che antropomorfizzanfosi
a volte deve anche dispensare
i frutti del decorso finale
di un ciclo,
o di una via
andata male

vedendo un’immagine di Sri Krishna sul tavolo
accanto ad un breve libro di Guevara . . .

Questo sentore che ho,
simbolico o reale che sia,
lo esprimo ben oltre
partigiane tifoserie

che se ridotte a funzionare solipsistiche
in fazioni magari anche motivate,
che esprimono ragioni contingenti,

per poi trovarsi sottratte di Vita

e di Vita
sottrattrici . . .

Già, mi sembra, lo ho scritto in passato
in uno dei miei taccuini,
anni – eoni di taccuini accumulati
che hanno inondato l’Etere
di fogli come schizzi di Sperma
dal Fallo dell’Assoluto,
spermatozoi semantici
espressi, cristallizzati

appunto in carta , parole ,
inchiostro, pixel . . .

E affianco al Krishna del Kali-yuga
io ho scelto una Terza Via
tra vittima e carnefice,
almeno
ci
provo”.

Paolo “Assurdo” Paoletti